Condividiamo volentieri questo post proposta dalla Fondazione Bruno Buozzi in occasione dei cinque anni dalla scomparsa del nostro Presidente di Upter Solidarietà Silvano Miniati e ringraziamo per questo l’amico Giorgio Benvento Presidente della Fondazione.
Cosa vuol dire essere amico di Silvano Miniati.
Il 18 giugno di ottantasette anni fa nasceva a Scarperia, in provincia di Firenze, Silvano Miniati.
In un triste novembre di cinque anni fa il suo cuore ci ha lasciati.
Una vita intensa, verace, passionale.
Una esistenza segnata, sin dalla giovinezza, dalla passione per la politica, dalla voglia, dal desiderio di essere dalla parte dei più deboli.
Ma questa non vuole essere una beatificazione, come tutti noi aveva le sue debolezze, i suoi lati difficili, i suoi angoli aspri ma una cosa è certa.
Se avevi bisogno di un aiuto, dalle cose più banali alle cose più complesse, lui era sempre presente.
Se tu avevi la fortuna di essergli amico, un tuo problema era un suo problema.
Un tuo sogno era un suo sogno.
E in questo era sempre al tuo fianco, perché per lui vederti sorridere, saperti sereno era il massimo a cui poteva aspirare.
Un Compagno. Un vero Compagno.
Si adatta a Silvano la descrizione che un secolo fa fece Edmondo De Amicis: “Compagno significa chi è avviato con noi, per la medesima strada, alla medesima meta, acceso della stessa speranza, esposto agli stessi pericoli, pronto a soccorrerci, sicuro di essere soccorso, commosso dalla stessa gioia che commuove noi a ogni nuova conquista compiuta, nel lungo cammino, dal grande esercito inerme e invincibile a cui apparteniamo, e con cui combattiamo senza ambizioni, senza rivalità, senza vantaggi, con l’unico compenso che vien dalla coscienza di servire la verità e la giustizia di preparare al mondo un’età migliore”.
Questo è stato ed è Silvano Miniati