Progetto La Cassetta dei ricordi
Attuazione DGR n.295 del 21/05/2019. “Avviso pubblico denominato “Valorizzazione delle politiche attive a favore degli anziani”.
SCHEDA DEL PROGETTO ” La Cassetta dei ricordi”
DURATA: 6 mesi
OBIETTIVI GENERALI: Valorizzare il ruolo delle persone anziane e favorirne l’inclusione e il benessere psico-fisico.
Aree prioritarie di intervento: Contrastare la solitudine, l’isolamento e l’esclusione sociale che costituiscono importanti fattori di rischio per la salute ed il benessere delle persone anziane.
Descrizione dell’iniziativa /progetto:
Ambito territoriale del progetto: RM I
Esigenze e bisogni individuati e rilevati a livello territoriale: In Italia il 52,2% delle persone con più di 85 anni vive solo. Il 48,7% delle famiglie composte da persone sole sono anziani di 65 anni e più, di cui il 17% delle persone ha un’età compresa fra i 65 ed i 74 anni, il 20,7% delle persone tra i 75 e gli 84 anni, 1’11,1% persone con più di 85 anni. A Roma, in particolare le persone che vivono sole costituiscono il 44,1% dei nuclei familiari e il 20,9% della popolazione residente. Record assoluto nel Municipio I dove le famiglie mononucleari sono il 62,3%; sopra la media anche il II (l’unico, insieme al I sopra il 50%), I’VIII, il III, il XII e il XV (Fonte: Redattore Sociale).
L’isolamento, la solitudine, rappresenta uno degli elementi che accelerano il processo di “fragilizzazione” delle persone anziane, incidendo in modo significativo sul loro declino psicologico e fisico. La storia delle persone anziane è un patrimonio di conoscenze per le nuove generazioni anche se spesso sembra che questo non interessi affatto. Purtroppo sono troppe poche le iniziative mediante le quali si mette al centro la persona anziana nel pieno rispetto della sua storia personale che spesso si intreccia nella cornice di avvenimenti storici.
Motivazioni e obiettivi della proposta progettuale: L’idea di fondo che muove il progetto è quella di proporre un’attività innovativa che si può integrare con tutti i soggetti anziani anche quelli che sono assistiti a domicilio o nei servizi residenziali, per vincere soprattutto la solitudine. In pari tempo il metodo della “Cassetta dei ricordi” le rende protagoniste e le mette in relazione con altre persone del gruppo. La “Cassetta dei ricordi” è stata studiata presso l’Università popolare di Roma, partner del progetto ed è descritta nel volume di Francesco Florenzano “La manutenzione del sapere” edito nel 2019.
- Innovative rispetto:
- [X] al contesto territoriale
- [X] alla tipologia dell’intervento
- [X] alle attività dell’ente proponente
- B) [X] pilota e sperimentali, finalizzate alla messa a punto di modelli di intervento tali da poter essere trasferiti e/o utilizzati in altri contesti territoriali.
- C) [X] di innovazione sociale, ovvero attività, servizi e modelli che soddisfano bisogni sociali (in modo più efficace delle alternative esistenti) e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni accrescendo le possibilità di azione per le stesse comunità di riferimento.
Specificare le caratteristiche: Il cuore del progetto è la realizzazione della Cassetta dei ricordi: se non se ne possiede già una, si prende una scatola e mettendo in ordine in casa, sí proverà a riempirla. Cosa mettere?
Fotografie dei familiari e di sé stessi; una bambolina, un pupazzo, un soldatino, uno o più quaderni della propria infanzia o della gioventù, una cassetta musicale, un disco 45 giri, un LP da 33, un CD, ecc. contenenti musiche e canzoni che hanno accompagnato un periodo della vita; un libro, una raccolta di poesie, amate o scritte, ecc.; un oggetto; in altre parole, tutto ciò a cui la persona anziana è legata.
Una volta composta la scatola nei gruppi di incontro comincerà una ricostruzione di fatti e storie che produrranno racconti
La Cassetta dei ricordi parte dalla persona per stimolarne l’autoconsapevolezza, la coinvolge attivamente poiché narra un’esperienza personale, del proprio passato dandone una nuova rappresentazione e così facendo la predispone ad accogliere le narrazioni e il vissuto degli altri. “Perché la storia personale è più simile di quanto si possa pensare ad un’altra storia personale”. Si crea in questo modo un’empatia, che fluidifica il processo di socializzazione.
Risultati attesi:
Le ragioni per le quali le attività previste dovrebbero migliorarne la situazione: La realizzazione del progetto, articolata in una serie di incontri nei quali si utilizzerà il metodo della Cassetta dei ricordi, consentirà di rinforzare i seguenti aspetti:
- cognitivo: stimolare la memoria per far riemergere storie che rinforzano la propria identità e il proprio ruolo nella società;
- comunicativo: elaborare un’esperienza personale, richiede del tempo e una giusta scelta di parole ed espressioni, affinché chi ascolta possa calarsi nei panni di chi racconta e cercare nei propri ricordi esperienze simili, o semplicemente creare una connessione con l’altro.
Destinatari degli interventi: 30 Anziani over 65
Modalità di individuazione: Selezione attraverso centri anziani e associazioni di volontariato.
Le ragioni per le quali le attività previste dovrebbero migliorarne la situazione:
La realizzazione del progetto, articolata in una serie di incontri nei quali si utilizzerà il metodo della Cassetta dei ricordi, consentirà di rinforzare i seguenti aspetti:
- cognitivo: stimolare la memoria per far riemergere storie che rinforzano la propria identità e il proprio ruolo nella società;
- comunicativo: elaborare un’esperienza personale, richiede del tempo e una giusta scelta di parole ed espressioni, affinché chi ascolta possa calarsi nei panni di chi racconta e cercare nei propri ricordi esperienze simili, o semplicemente creare una connessione con l’altro;
- relazionale: esercitare al ricordo e al suo racconto, abitua ad ascoltare, insegna ad attendere, crea condivisione e vicinanza con l’altro, empatia.
In generale, grazie agli stimoli prodotti dalla partecipazione alle attività progettuali, gli anziani saranno incentivati a cogliere le diverse occasioni per mantenere reti relazionali nelle quali esprimere la propria soggettività, richiedendo anche supporto qualora ce ne fosse bisogno.
Risultati concreti: Attraverso il progetto si intende coinvolgere circa 30 anziani, alcuni centri sociali (inizialmente 2) e dei possibili altri stakeholder (associazioni di volontariato, inizialmente 2), interessati al progetto.
Possibili effetti moltiplicatori: Indirettamente, l’impatto del progetto sarà in grado di coinvolgere altri centri anziani e con essi i rispettivi soci che potranno a loro volta essere moltiplicatori dell’esperienza. La realizzazione e diffusione di una raccolta delle memorie, risultate più incisive, contribuirà a rendere la Cassetta dei ricordi uno strumento da adottare in altri contesti.
Attività
Attività 1. Coordinamento: l’Upter Solidarietà coordina e in collaborazione con l’Upter monitorerà tutte le fasi del progetto affinché vi sia uno sviluppo in linea con il piano progettuale e le spese previste.
Attività 2. Individuazione del target: nei primi due mesi dall’avvio del progetto, il partenariato sarà impegnato nell’individuazione dei beneficiari. Ciò comporterà l’attivazione delle reciproche reti, nonché la concentrazione della comunicazione sugli effetti benefici della partecipazione alle attività proposte dal progetto.
Attività 3. Organizzazione e realizzazione Cassetta dei ricordi: una volta individuati i soggetti beneficiari, divisi in due gruppi, saranno organizzati gli incontri. Sono previsti 25 incontri da 2 ore per ciascun gruppo. In ogni incontro, condotto da uno psicologo esperto in gerontologia, le persone verranno invitate a portale la propria cassetta dei ricordi e condividere con i presenti il proprio passato. Alla fine del percorso intrapreso, le memorie ritenute maggiormente incisive verranno raccolte e pubblicate via internet e attraverso piccoli opuscoli tascabili.
Attività 4. Comunicazione e promozione: Upter Solidarietà in qualità di beneficiario proponente del progetto, in collaborazione con Upter, segue lungo tutto l’arco temporale del progetto le attività di comunicazione e promozione del progetto:
ü realizzazione di una brochure promozionale del progetto;
ü invio di newsletter;
ü pubblicazione su siti specializzati;
ü Pubblicazione a stampa di piccoli opuscoli con le storie ritenute condivisibili.
Cronogramma delle attività:
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | |
Attività I. Coordinamento |
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X |
X |
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X |
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Attività 2. Individuazione dei target |
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Attività 3. Organizzazione e realizzazione Cassetta dei ricordi |
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X |
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Attività 4. Comunicazione e promozione | X |
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X |
Risorse umane
Numero | Tipo attività che verrà svolta |
Ente di appartenenza | |
1 | 1 | Responsabile del progetto | Upter Solidarietà |
2
3 |
1 | Segreteria | Upter |
2 | Conduttore gruppo | Upter | |
4 | 1 | Operatore comunicazione | Upter Solidarietà |
Volontari
Numero | Tipo attività che verrà svolta |
Ente di appartenenza | Rimborso o Cofinanziamento |
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1 | 1 | Conduttore gruppo | Upter | Nessuno |
2 | 1 | Attività editoriale | Upter | Nessuno |