La Cassetta dei ricordi.

Molti di noi hanno album di fotografie, quando sono persone ordinate, ma molti hanno un cassetto o una semplice scatola dove riporre vecchie foto, piccoli oggetti o giocattoli.

Fotografie dei familiari e di sé stessi; una bambolina, un pupazzo, un soldatino, uno o più quaderni della propria infanzia o della gioventù, una cassetta musicale, un disco 45 giri, un LP da 33, un CD, che ci ricordano un periodo della vita; un libro, che ci ha colpito particolarmente, una raccolta di poesie, amate o scritte; in altre parole, tutto ciò a cui una persona è legata, specialmente se è anziana.

Il nostro Progetto “La Cassetta dei ricordi” parte dalla persona, per stimolarne l’autoconsapevolezza, per coinvolgerla attivamente attraverso la narrazione di un’esperienza personale, del proprio passato dandone una nuova rappresentazione. Così facendo la predispone ad accogliere le narrazioni e il vissuto degli altri. “Perché la storia personale è più simile di quanto si possa pensare ad un’altra storia personale”. Creando in questo modo un’empatia, che facilita il processo di socializzazione.

Siamo convinti che le ragioni per le quali abbiamo promosso questo progetto dovrebbero migliorarne la situazione di solitudine, infatti la realizzazione di una serie di incontri nei quali utilizzando la Cassetta dei ricordi, consentirà di rinforzare alcuni aspetti come:

  • quello cognitivo, perché stimola la memoria – far riemergere storie rinforzano la propria identità e il proprio ruolo nella società;
  • quello comunicativo, perché elaborare un’esperienza personale, richiede del tempo e una giusta scelta di parole e di espressioni, affinché chi ascolta possa calarsi nei panni di chi racconta e cercare nei propri ricordi esperienze simili, o semplicemente creare una connessione con l’altro.

Perché abbiamo scelto di farlo con persone over 65? Perché questa fascia di uomini e donne quando vengono coinvolti a partecipare ad attività progettuali, si sentono incentivati a cogliere le diverse occasioni per mantenere reti relazionali nelle quali esprimere la propria soggettività o richiedendo anche supporto qualora ne avessero bisogno.

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