Presidenza Upter Solidarietà

Comunicato

               Il treno dell’Ottobrata Monticiana resta ancora fermo sui binari.

L’Ottobrata Monticiana, che doveva iniziare in questi giorni, rimane ancora bloccata. Non si tratterà di qualche ora di sosta per sbloccare la situazione, ma di un vero STOP che durerà fino a quando finalmente tutti non avranno chiarito le proprie responsabilità e i propri ruoli.

A nostro giudizio, c’erano già tutte le condizioni per partire da questa settimana ma lo scenario è improvvisamente cambiato quando abbiamo provveduto alle ultime verifiche. Sabina Alfonsi, presidente del I° municipio questa volta, si è impegnata al massimo per garantire che l’ottobrata Monticiana potesse svolgersi nei tempi e col regolamento che Noi eravamo pronti a sottoscrivere. Lo stesso I° Municipio è rimasto però bloccato dalla costatazione che non esiste una norma certa e dettagliata sui compiti che ognuno deve assumere nella realizzazione di programmi come quelli dell’Ottobrata Monticiana.

Fino ad oggi, la questione delle feste di quartiere da Trastevere in su è stata amministrata miscelando norme regolamentari e buon senso, e facendo spesso ricorso all’esperienza.

Ora tutto sembra cambiato e sia chiaro che non è un problema di maggioranze o di minoranze diverse. E’ cambiato soprattutto il clima generale, tutti pronti ad esprimere pareri su quello che si potrebbe o dovrebbe fare, nessuno disposto a mettere le cose per scritto, e sottoporti programmi e decisioni da sottoscrivere. E così, il Municipio viene paralizzato, le rappresentanze così dette istituzionali del comune come la sovraintendenza, che finiscono per svolgere ruoli impropri e assumere decisioni che a nostro giudizio non li competono.

In una situazione talmente confusa. Per la prima cosa, abbiamo chiesto decisioni scritte e formalizzate, onde ad evitare che il capofila del gruppo che ha proposto l’Ottobrata Monticiana diventasse l’unica entità esposta a rischio di non essere garantito. In questi casi, la regola vigente è chiara. Quando c’è un ricorso o una denuncia, si risale immediatamente alla associazione che ha promosso l’iniziativa.

Il presidente di quella associazione finisce per rispondere di tutto, ma quello che è peggio, una volta finito in pasto a giornali, perché su di lui c’è qualcuno che indaga, lui e l’associazione che rappresenta finiscono in pasto ai giornali.

Non si può prevedere se quando sei chiamato in causa, la situazione di incertezza durerà uno o 100 giorni. Decidere di andare avanti con piccoli aggiustamenti o ritocchi a delibere e regolamenti non è possibile.

Upter Solidarietà, che ha da anni realizzato a Monti un proficuo rapporto di collaborazione con tutti coloro che in questi anni hanno dato vita alle attività più importanti per il Rione. Abbiamo quindi dichiarata chiusa questa fase del rapporto con il I° Municipio, ringraziando la presidente per l’aiuto che ha cercato di fornirci con la ferma determinazione da parte nostra a fare sì che si tratti davvero di una pausa e non di una rinuncia capace di incidere sull’avvenire dell’Ottobrata.

Nel decidere quindi che non è possibile iniziare in questi giorni l’Ottobrata, abbiamo deciso in accordo col nostro comitato cittadini stanchi di subire di assumere una collocazione diversa rispetto al recente passato. Da domani, prenderemo esempio dai tanti che in questi giorni si sono esercitati nel campo della critica, nell’arrogarsi compiti non spettanti, nel lasciarsi andare a giudizi calunniosi.

Rispetteremo tutti, ma con ognuno, reagiremo con la dovuta chiarezza quando si esprimeranno giudizi che ledono la nostra libertà e mettono in dubbio la nostra moralità.

Faremo la nostra parte affinché nella vita del Rione si passi dal sentito dire e dal “a me che importa”, ad un atteggiamento maturo di chi vuole davvero ricostituire un Rione che fa del senso comunitario e dell’interesse collettivo i suoi cardini fondamentali.

La festa non inizia ancora ma nessuno potrà mai obbligarci a perderci di vista se noi continuiamo a ritenere che stare insieme è più importante per noi di qualsiasi cosa.

Silvano Miniati

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