Progetto finanziato dalla Provincia di Roma – Dipartimento IX Servizi Sociali
Un parco pubblico, soprattutto se di grandi dimensioni e inserito su un territorio di una grande città, offre spesso la dimostrazione di come coesione sociale, inclusione, multiculturalità e rapporti intergenerazionali rischino sempre più di diventare parole vuote.
Anziani, donne e bambini, cittadini di altri Paesi spesso popolano lo stesso ambiente diventando proprio per la loro presenza e i loro comportamenti elementi che invece di favorire la vivibilità di quell’ambiente diventano fattori di degrado.
In verità nel corso degli ultimi anni non sono mancate iniziative promosse dalle associazioni del volontariato, talvolta con l’appoggio delle istituzioni aventi come obiettivo quello di favorire il rapporto e la collaborazione dei frequentatori del parco con la consapevolezza che solo se chi il parco lo frequenta e si sente parte di una comunità si potrà poi aprire il parco a tutti i cittadini di quella zona.
Spesso il cittadino che risiede nella zona del parco, ne conosce solamente gli aspetti peggiori e lo considera un luogo frequentato da ubriachi, piccoli delinquenti e cittadini non integrati.
La vista di un parco in degrado: bottiglie vuote, siringhe, sporcizia diffusa ovunque, panchine danneggiate, spazi per divertimento per bambini pressoché inesistenti, questo spettacolo contribuisce a rafforzare un’impressione negativa.
Le iniziative encomiabili che sono state svolte hanno dimostrato che mettere in comunicazione tra loro cittadini così diversi per età, cultura, tradizioni e condizioni sociali e istituzioni pubbliche è impresa davvero difficile ma non impossibile.
L’esperienza dimostra che se si incomincia a parlarsi si scoprono interessi comuni che possono essere affermati con il contributo di tutti.
Ripartire dalle radici di ognuno, socializzare le esperienze di vita, presuppone, intanto, riuscire a parlarsi in condizione tutt’altro che agevoli quando non si parla una lingua comune.
Entrare in comunicazione significa creare da subito le precondizioni per giungere poi alla presa d’atto che se il parco è il luogo dove si passa parte del proprio tempo è interesse di tutti renderlo accogliente per tutti.
Se questa convinzione nasce e si rafforza si prende poi atto che il parco anche se ripulito rischia di rimanere luogo di segregazione.
Si pone quindi il problema di come rompere l’isolamento rispetto agli abitanti del quartiere.
Un’esigenza quella dell’integrazione del parco nella vita del quartiere da affrontare con la capacità di promuovere tutte le iniziative necessarie che ovviamente non possono essere uguali ovunque.
Quella che deve essere eguale ovunque è la convinzione che il problema della non inclusione o meglio dell’integrazione sarà una delle questioni fondamentali che le comunità dovranno affrontare nei prossimi decenni.
Il nostro progetto pur riguardando soltanto una zona, se pur molto significativa di Roma, si muove appunto nella direzione di fare leva sull’esperienza di vita di ognuno, sulle culture, sulla valorizzazione di usi e costumi che spesso appaiono fra loro inconciliabili, per diffondere il convincimento che occorre, innanzi tutto, imparare il rispetto reciproco rendere il parco accogliente per tutti affinché nessuno si senta intruso.
Ben consapevoli che il primo vero salto di qualità si realizzerà nel momento in cui tutti i frequentatori del parco capiranno che migliorarne l’agibilità è indispensabile, ma che il vero obiettivo è fare rete per essere una vera comunità che progressivamente si allarghi includendo tutti i cittadini.
Un progetto modesto, ma possibile per la realizzazione del quale sono disponibili forze sufficienti, considerato che gli anziani e i giovani che già si impegnano nelle attività all’interno del parco hanno chiaro che le iniziative che propongono possono rivelarsi molto utili per chi vi si impegna e per tutti i cittadini.
I PATNERS DEL NOSTRO PROGETTO
Associazione “Amici del Pineto” a tutela dell’ambiente. Onlus | ![]() |
Associazione “El Vagon Libre“. Onlus | ![]() |
“Pineto 2000” Ecologia Cultura Ambiente Soc.Coop. Onlus | ![]() |
Associazione “Verdi Ambiente e Società”. Onlus | |
Azienda USL Roma E | ![]() |
IL PROGRAMMA
26 marzo | Presentazione del Progetto “Ritorno al Parco”presso la Biblioteca Comunale del Pineto a cura di “Upter Solidarietà”Visita guidata |
27 febbraio |
Visita guidata per gli Scout |
14 maggio | Festa di Primavera aperta alla cittadinanzaSeminario “Storia del Parco del Pineto – I rischi di un parco abbandonato” a cura dell’Associazione “Il Pineto- A tutela dell’ambiente”Visita guidataPicnic al ParcoConcerto Musicale pomeridiano |
5 giugno | Visita guidata |
19 giugno | “Il Parco di tutti”: bambini-giovani-anziani-diversamente abiliVisita guidataPicnic al ParcoStend per lavori manuali per tutti Concerto Musicale pomeridiano |
3 luglio | Visita guidata |
18 settembre | Seminario “Tutela e sicurezza di un parco aperto al pubblico”Visita guidata |
2 ottobre | Festa d’autunno aperta alla cittadinanza – Chiusura del progettoVisita guidataPicnic al ParcoStend enogastronomici organizzati dal VAS Concerto Musicale pomeridiano |
CALENDARIO DELLE VISITE GUIDATE AL PARCO DEL PINETO
26 marzo | La vegetazione mediterranea nella zona di riserva integrale del Parco del Pineto |
14 maggio | L’importanza ecologica delle zone umide: il bosco ripariale e la vegetazione igrofila |
19 giugno | Prede e predatori nei prati del Pineto |
3 luglio | Le migrazioni dal continente africano: la nidificazione del gruccione nelle pareti sabbiose |
18 settembre | I corridoi ecologici nella città di Roma: ville, parchi e riserve naturali |
2 ottobre | La sughereta: importanza economica ed ecologica |
CHIUSURA DEL PROGETTO
27 OTTOBRE 2012
CONVEGNO “Tutela e sicurezza dei Parchi pubblici”
Sala Di Liegro Provincia di Roma
Partecipano:
On. Claudio CECCHINI Assessore della Provincia di Roma – Dott. Livio PROIETTI Commissario ROMA NATURA – Alama ROSSI Direttrice del Parco dell’Appia Antica – Arch. Alessio AMODIO Ecologisti Democratici del Lazio – Celso COPPOLA Associazione “Amici del Pineto”
